Human Tecar nel calcio professionistico europeo. Bernardino Petrucci, medico sociale dell’AS Monaco, racconta l’esperienza con i suoi giocatori.

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Il calcio dei professionisti in Europa è uno dei mercati più fervidi, dal punto di vista sportivo. Grandi squadre che si distinguono a livello internazionale, grandi giocatori e dirigenti. Ma da sottolineare, in ogni società con obiettivi che non si allontanano dai primi posti della classifica nazionale e da posizioni di spicco in quelle europee e mondiali, anche l’importanza dello staff medico che segue in ogni gara e allenamento dopo allenamento gli atleti.

Human Tecar, da numerosi anni affianca alcune delle più importanti squadre nel calcio che conta, non solo in Italia, ma in tutto il Vecchio Continente. Una di queste è l’As Monaco, storica formazione francese che lotta per il titolo subito dietro al Paris Saint-Germaine, che da quasi due anni è seguita dal dottor Bernardino Petrucci, pioniere del metodo Human Tecar: “E’ dai primi anni duemila che mi affido agli strumenti e alle tecniche di Human Tecar, sia per quanto riguarda il trattamento di patologie o di traumi, sia per il recupero muscolare prima e dopo le sessioni di allenamento e le gare, e non me ne sono mai pentito. La Tecar è il meglio che ci possa essere”.

Petrucci, dopo una lunga esperienza nel campo dell’atletica italiana e mondiale, ha fatto strada come medico sociale di molti club di calcio professionistici, tra cui Chelsea, Lazio, Udinese, Parma e adesso As Monaco, oltre che come ortopedico privato a Roma. E in ogni posto ha trasmesso al suo staff il cambiamento positivo introdotto da Human Tecar, concentrandosi parecchio sull’importanza della prevenzione; idea che nel calcio italiano di alto livello non viene considerata con il giusto peso. “Mettere in condizioni i muscoli e le articolazioni di lavorare sempre al meglio è importantissimo per uno sportivo professionista. E’ un particolare che non trascuro mai con i miei calciatori. Al Monaco ognuno si sottopone alle terapie Human Tecar sia prima che dopo le sedute di allenamento: si prepara il corpo ad affrontare lo sforzo fisico, poi lo si aiuta nei processi rigenerativi dopo i lavori intensi e ravvicinati. I ragazzi evitano gli infortuni da sovraccarico, sono più rilassati e possono lavorare meglio”.

Una filosofia che ricalca completamente quella di Human Tecar: è fondamentale che la persona tragga benessere dai trattamenti e che possa quindi esprimere il suo potenziale in maniera completa, senza intoppi fisici. E, anche questi, quando si presentano è bene intervenire in maniera tempestiva con strumenti adeguati. “Nel calcio, visti i continui movimenti rapidi ed esplosivi, gli infortuni muscolari sono molto diffusi – continua Petrucci – Con gli strumenti Human Tecar e le tecniche manuali dei nostri operatori, si possono risolvere i traumi in maniera rapida ottenendo benefici duraturi nel tempo. Evitiamo, così, di trasformare un piccolo “guaio” in una patologia cronica che potrebbe nuocere alla carriera dei calciatori”. Dunque, un utilizzo del metodo Human Tecar a 360° quello che Petrucci ha portato in terra francese.

“Voglio sottolineare, inoltre, quanto siano fondamentali i corsi di aggiornamento ai quali i terapisti dell’As Monaco partecipano regolarmente, promossi dallo staff di Human Tecar – conclude il medico sociale – Ho spesso sostenuto che l’HCR, se non utilizzata da professionisti con l’adeguata tecnica manuale, è come un ferro da stiro. L’operatore ha un ruolo cruciale per l’ottenimento dei benefici che lo strumento è in grado di dare”.